L’Origine di Casamassella POP / The Origin of Casamassella POP
Come è nata l’idea
Tutto ha inizio in un bar del paese in una calda giornata d’estate…..
Sorseggiando un aperitivo in compagnia di amici vengo omaggiato di un bellissimo paio di occhiali arancioni. Le giornate afose non davano tregua, gli aperitivi si susseguivano e gli occhiali si moltiplicavano……
In una notte appiccicosa sognai Andy Warhol, che come leggenda vuole a Casamassella era di casa, sdraiato nella foresteria de La Filanda, con i miei occhiali arancioni.
Decisi così di coinvolgere alcuni giovani amici per dare un senso alla mia nuova collezione. Facciamo un calendario! ….. anzi facciamone due!
Manco a dirlo, per beneficenza, con l’ironia della pop-art ecco le “Facce in Comune” e la “Parete a Faccia-Vista”.
Andy avrebbe apprezzato.
L’iniziativa oltrepassa i limiti della decenza e viene presentata come omaggio a Warhol nella mostra dei suoi capolavori nel castello di Otranto: facciamo una collettiva insieme!
Oggi nasce “CASAMASSELLA POP”, così, per dire…
Roberto Campa
Fondatore di Casamassella POP
Gli scatti fotografici
Sono foto posate, non rubate. Ma come nella migliore tradizione della Street Photography, sono scatti candidi, è il personaggio fotografato che sceglie spontaneamente la posa e l’atteggiamento.
Io mi limito a spiegare perché voglio fotografarli con gli occhiali arancioni, mostrando loro qualche esempio di foto già fatte e raccontando la storia di Casamassella e del suo aspetto POP.
A volte non è stato facile, ma raramente mi son visto rifiutare la fotografia. La gente è curiosa, disponibile, e anche chi di primo acchito sembra serissimo e distante in realtà ha un’anima divertita ed ironica.
Ho sempre cercato di fotografare personaggi più che persone, quindi delle tipologie che in qualche maniera evidenziassero un carattere, una originalità, un essere in un certo modo particolare.
Sono ritratti che provengono da varie parti del mondo, dove vuoi per lavoro o per vacanza vado portandomi appresso la macchina fotografica e un set di occhiali arancioni di Casamassella POP.
Sono foto quindi accidentali, fatte durante un sopralluogo di lavoro o in transito in un aeroporto o passeggiando per le vie di una città, con i colleghi o amici o famigliari a volte un po’ scocciati dalle mie…divagazioni. E’ un work in progress, parola molto abusata ma molto calzante in questo caso, non perché il progetto vada raffinato, ma perché ho intenzione di continuare a fotografare personaggi con gli occhiali arancione…
Oliviero Godi
Dov’è Casamassella?
Casamassella, a pochi km da Otranto, è il paese non rivierasco più a oriente d’Italia e sorge sull’altopiano di una bassa collina, nel cuore dell’entroterra idruntino.
Centro del paese è il maestoso Castello di Casamassella, sentinella del piccolo borgo fin dal Medioevo, e antica dimora duecentesca del feudatario Ruggero Maramonte, poi trasformato nel Settecento in elegante dimora nobiliare. Tra le architetture religiose, spiccano la Cripta di Sant’Angelo, che prende il nome da un affresco di San Michele Arcan- gelo ritrovato sulle pareti, e l’antica chiesa della Madonna della Scala, edificata nel Cinquecento.
Custode gelosa delle usanze e dei suoi vecchi mestieri, Casamassella ha il cuore gonfio di tradizioni e conserva usi e costumi della vita di un tempo. Sono ancora molte le donne che praticano l’antica arte della tessitura (grazie alla presenza della Fondazione Le Costantine) mentre il giorno di San Giuseppe, gli usci di casa restano socchiusi per il ripetersi del rito delle Tavole, banchetti imbanditi in onore del santo.
The Origin of the Project
The initial idea
It all started in our village bar on a hot summer day ….. While sipping an aperitif in the company of friends, I was honoured by the barman with a beautiful pair of orange glasses, a gift by the aperitif company… The sultry days gave no respite, the aperitifs followed one another and the glasses multiplied ……
On a sticky night I dreamed of Andy Warhol, who as legend has it, in Casamassella was at home, lying in the guesthouse of La Filanda, with my orange glasses.
So I decided to involve some young friends to make sense of my new collection. Let’s make a calendar! ….. indeed let’s make two!
Needless to say, for charity and fun, with the irony of pop-art, we created a poster with all the “Common Faces”.
Andy would have appreciated.
The initiative went beyond the limits of decency and it was presented as a tribute to Warhol in the exhibition of his masterpieces in the Medieval castle of Otranto: let’s make a collective exhibition together!
That day “CASAMASSELLA POP” was born, so, to say …
Roberto Campa
Founder of Casamassella POP
About the portraits
They are posed photos, not stolen. But, as in the best tradition of Street Photography, they are candid shots, it is the photographed person who spontaneously chooses the pose and the attitude.
I would just explain why I want to photograph them with orange glasses, showing them some examples of photos already taken and telling the story of Casamassella and its POP connotation.
Sometimes it is not easy to convince people, but I rarely saw myself denied photography.
People are curious, helpful, and even those who at first glance seem very serious and distant actually have an amused and ironic soul.
I always try to photograph characters rather than people, someone that exemplifies a type, an originality, a being in a certain particular way. I try to find a connection between the person and the context too.
They are portraits that come from various parts of the world, wherever I go for work or for vacation, I take my camera and a set of orange Casamassella POP glasses with me.
They are therefore unplanned photos, taken during a field work inspection or in transit in an airport or walking through the streets of a city, with colleagues or friends or family sometimes a little annoyed by my … ramblings.
It is a work in progress, a very abused word but very fitting in this case, not because the project should be refined, but because I intend to continue photographing people with orange glasses…
Oliviero Godi
Where is Casamassella?
Casamassella, a few km from Otranto in Apulia, is the easternmost non-coastal village of Italy and rises on the small plateau of a low hill, in the heart of Salento.
Center of the town is the majestic Castle of Casamassella, sentinel of the small village since the Middle Ages, and an ancient thirteenth-century residence of the feudal lord Ruggero Maramonte, then transformed in the eighteenth century into an elegant noble residence. Among the religious architecture, the Crypt of Sant’Angelo, which takes its name from a fresco of the Archangel Michael found on the walls, and the ancient church of the Madonna della Scala, built in the sixteenth century, stand out.
A jealous guardian of the customs and his old professions, Casamassella has strong traditions and preserves the uses and customs of the past.
There are still many women who practice the ancient art of weaving (thanks to the presence of Le Costantine Foundation) while on St. Joseph’s day, the doors of the houses remain half-closed due to the repetition of the ritual of the Tables, a sumptuous banquets prepared in honour of the saint.